"Né ai tempi di Hobbes, né prima né dopo, le Scritture chiamate sacre sono state in grado di dire le numerose cose che molti avrebbero voluto( e vorrebbero) sapere da loro: perché non possono dirlo, perchè dirlo non fa parte della loro essenza, perché non lo sanno. Tuttavia, nella storia delle tre religioni, problemi come quelli sollevati da Hobbes non devono aver mai destato soverchie preoccupazioni. Quando i teologi si sono lasciati trascinare a discuterne, i loro sforzi sono culminati null'altro che in pseudodimostrazioni del carattere rivelato(e cioè ispirato da Dio) dei testi di fondazione della religione cui appartenevano - dimostrazioni, in ogni caso, rimaste confinate ai manuali di introduzione alle scritture sacre, a uso pressoché esclusivo di quei futuri teologi già perfettamente convinti che quelle certe scritture fossero rivelate". Ugo Bonanate, Il dio degli altri, Bollati Boringhieri, 1997.
domenica 3 giugno 2012
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