domenica 13 maggio 2012

Destra e sinistra

"La ragione fondamentale per cui in alcune epoche della mia vita ho avuto qualche interesse per la politica, o, con altre parole, ho sentito, se non il dovere, parola troppo ambiziosa, l'esigenza di occuparmi di politica e qualche volta, seppur più raramente, di svolgere attività politica, è sempre stato il disagio di fronte allo spettacolo delle enormi disuguaglianze, tanto sproporzionate quanto ingiustificate, tra ricchi e poveri, tra chi sta in alto e chi sta in basso nella gerarchia sociale, tra chi possiede potere, vale a dire capacità di determinare il comportamento altrui, sia nella sfera economica sia in quella politica e ideologica, e chi non lo ha. Disuguaglianze particolarmente visibili da chi, come me, era nato ed era stato educato in una famiglia borghese, dove le differenze di classe erano ancora molto marcate. Queste differenze erano particolarmente evidenti durante le lunghe vacanze in campagna dove noi venuti dalla città giocavamo con i figli dei contadini.
Non poteva sfuggirci il contrasto tra le nostre case e le loro, i nostri cibi e i loro, i nostri vestiti e i loro (d'estate andavano scalzi). Ogni anno, tornando in vacanza, apprendevamo che uno dei nostri compagni di giochi era molto durante l'inverno di tubercolosi. Non ricordo, invece, una sola morte per malattia fra i miei compagni di scuola di città" (Norberto Bobbio)

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