domenica 27 gennaio 2013

Quando c'ero io

Faccio un mestiere che mi espone al rischio della memoria e del ricordo, che della memoria è la versione più privata e familiare.
Quasi tutte le notti sogno di essere tornato a scuola e di dover sostenere una verifica per la quale non sono naturalmente preparato.
Quando avevo l'età dei miei alunni c'era ancora il muro di Berlino, che divideva il mondo mentale in due parti ben chiare. Bene e male avevano contorni definiti. Quando ero bambino io i comunisti erano cattivi, gli altri, gli uomini timorati di Dio, erano invece i buoni. Il comunismo era la somma e la sintesi di tutti i mali, era esso stesso il Male: i comunisti non credevano in Dio ed erano contro la chiesa. Questo era sufficiente per emettere un giudizio morale  di inappellabile condanna ed era peccato persino più grave dell'odio viscerale che avevano contro i padroni e la proprietà. I comunisti erano sempre e comunque malvagi. Anche Berlinguer era malvagio. 
Quando ero bambino il papa non poteva che essere polacco, parlar male l'italiano, difendere i poveri, aiutare i malati e amare i giovani.
Quel che allora non sapevo, invece, è che lo IOR e il Vaticano erano un crocevia del malaffare finanziario, che un pontefice reazionario e ignorante malediva la teologia della liberazione, duettava con alcuni fra i peggiori dittatori e rilanciava una morale sessuale rigidissima che, in nome della sacralità della vita, rifiutava qualsiasi metodo contraccettivo. L'AIDS intanto infettava milioni di persone e il pianeta si riempiva di esseri umani che non sarebbero riusciti a sfamarsi.
Quando io ero bambino i comunisti a messa non andavano e neppure io, che comunista ancora non ero, ci andavo volentieri. Però per qualche tempo accarezzai l'idea di farmi prete, in modo da lavorare solo un giorno la settimana. Prete oppure presentatore televisivo, come Pippo Baudo, che conduceva Domenica In.
Una volta provai ad ammutinarmi. Non sarei andato a messa perché i preti rubavano i soldi. Avevo presente il momento della cerimonia in cui i fedeli depongono l'obolo per il sostentamento della parrocchia. Nulla sapevo della congrua né dell'otto per mille che l'ha sostituita, però trovavo abbastanza insultante l'idea di dover retribuire qualcuno che non era per niente divertente e che anzi era mortalmente noioso, quasi come Pippo Baudo.







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