Non abbiamo nessuna remora a tacciare d'ipocrisia la costernazione istituzionale che fa da sfondo all'ultima tragedia di migranti nei mari di
Ugualmente ipocriti sono i minuti di raccoglimento prima degli eventi sportivi; ipocriti sono il lutto nazionale, lo sgomento presidenziale, le bandiere a mezz'asta e lo sbigottimento del paese. Ipocriti perché, in fondo, all'uomo qualunque interessa assai poco della sorte di quei poveri africani.
Eppure anche l'ipocrisia ha una sua funzione: delinea un quadro di valori condivisi, tanto che discostarsene in maniera troppo netta può determinare un sensibile calo del gradimento politico.
Ecco perché dovremmo storcere il naso di fronte alle dichiarazioni rese da Matteo Salvini a Porta a Porta:
La sua sincerità è preoccupante in quanto indice del decadimento di un'etica condivisa. Non è ipocrita perché non ne avverte il bisogno e comprende che la sua base elettorale razzista, e xenofoba proprio come lui, non è partecipe della pietà umana che qualsiasi essere umano dotato di coscienza sente di dover provare di fronte a centinaia di propri simili annegati come topi.