Giorno più giorno meno sono passati dieci anni.
Non ho nessuna nostalgia per il pontificato di Giovanni Paolo II
Non ho nessuna nostalgia per il pontificato di Giovanni Paolo II
Karol Wojtyla è stato un pontefice davvero popolare, amatissimo dalle masse per la sua semplicità teologica. Personalmente non ho mai letto niente di interessante né di arguto scritto dal papa polacco. Tutti i suoi documenti si inseriscono perfettamente nel solco della tradizione.
La sua è stata la Chiesa trionfante e barocca, incline però ad accettare anche il paganesimo della devozione popolare, a patto naturalmente di riconoscere la gerarchia ecclesiastica e il primato del successsore di Pietro.
La sua è stata la Chiesa trionfante e barocca, incline però ad accettare anche il paganesimo della devozione popolare, a patto naturalmente di riconoscere la gerarchia ecclesiastica e il primato del successsore di Pietro.
E' stato anche un censore implacabile, condannando senza appello il più tenue dissenso e la diffusa tendenza ad una sorta di protestantesimo interno alla Chiesa, ribadendo sempre la centralità del magistero ufficiale nella ricerca teologica.
Si è battuto contro la ricchezza smodata forse al solo scopo di riproporre un modello arcaico di società.
Sconfitto il comunismo, la Chiesa stessa si è trovata in difficoltà, dal momento che le organizzazioni totalitarie si reggono anche sull'esistenza di un nemico forte ma non imbattibile.
Se leggiamo attentamente i documenti ufficiali del pontificato di Giovanni Paolo II è agevole avvedersi che il suo magistero non si discosta dalla sistemazione teologica di Tammaso d'Aquino.
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